La recente sentenza del Tribunale dell’Aquila , che ha irrogato una pesante condanna a tutti i componenti della Commissione grandi rischi per avere sottovalutato gli eventi sismici, è indubbiamente sconcertante.
E’ necessario tuttavia attenderne le motivazioni che potrebbero contenere anche alcune risultanze in ordine all’utilizzazione dei dati satellitari e della loro utilità per la prevenzione sismica.
Non dimentichiamoci infatti e su questo blog se ne fece menzione in merito al non utilizzo dei mezzi predittivi messi a disposizione come quelli satellitari
Già in quell’occasione ci si domandò perchè non vennero utilizzati i satelliti
La risposta di alcuni scienziati fu che le tecniche satellitari non avrebbero alcun valore predittivo per i fenomeni sismici Non solo , ma secondo uno scienziato della commissione grandi rischi non era possibile con i satelliti valutare ancun rischio anche perché erano disponibili soltanto due immagini in circa quattro mesi (Deposizione resa in Tribunale?).
Se così è non si comprendono le affermazioni tratte dal sito internet dell’ASI
“I dati e i prodotti forniti dal sistema COSMO–SkyMed rappresentano un valido e importante strumento per condurre studi sulle cause e sui fenomeni precursori dei disastri ambientali e per migliorare la capacità di monitoraggio e di valutazione dei danni nel caso ad esempio di frane, alluvioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche. L’osservazione continua nel tempo di una determinata area, di giorno e di notte, anche in condizioni di copertura nuvolosa, consente di valutare le deformazioni superficiali del territorio, fornendo agli enti preposti alla gestione del rischio un nuovo e valido strumento di prevenzione e controllo.”
Nè d’altra parte si comprendono le attività di collaborazione avviate dall’ASI con la protezione civile in vari campi non escluso quello dei terremoti ed ovviamente neanche i non pochi finanziamenti erogati per quello scopo.
Insomma si potrebbero anche allargare le responsabilità?