L’indagine sulle rivelazioni contenute nell’esposto anonimo sui finanziamenti erogati dal MIUR con specifico riferimento alla ricerca è da poco avviata e quindi non si è in grado di sapere quale ne sarà l’epilogo e cioé una tempesta in un bicchiere d’acqua o un terremoto di grado molto alto nella scala Richter.
Secondo quanto riportato da organi di stampa si leggerebbe che “simili pratiche sarebbero rese possibili da una sistematica forzatura delle norme e dei ruoli delle strutture deputate alla validazione dei progetti e al successivo controllo, in cambio di utilità diverse, dal semplice far carriera, all’ottenimento di denaro o consulenze dalle stesse imprese” Nel giro ricorrono parentele, amicizie, legami tra professionisti e consulenti in palese conflitto d’interessi, spesso cementati dalle stesse origini calabresi”
Queste affermazioni, se fossero aderenti al vero, sarebbero di una gravità inaudita e naturalmente non potrebbero passare inosservate e potrebbero essere anche foriere di dimissioni da parte dei responsabili.
Non è un caso che il Ministero faccia sapere di “voler accelerare, nell’ambito del più generale processo di riorganizzazione il rafforzamento della Direzione Generale della Ricerca, anche attraverso l’immissione di un congruo numero di funzionari che entreranno in servizio a Dicembre.