Uno dei principali temi, oggetto di discussione da parte della conferenza interministeriale dell’ESA di Napoli, è stato sullo sviluppo del programma dei lanciatori Ariane su cui , come è stato ampiamente riportato dai media e dal nostro blog è stato trovato un compromesso soprattutto tra Francia e Germania a cui hanno aderito anche gli altri Paesi membri dell’ESA.
Il vero problema tuttavia da affrontare ora in Europa è la difficile situazione di Arianespace leader europea nei lanciatori.
Una crisi che viene da lontano perché il mercato soprattutto commerciale dei lanciatori almeno in Europa non tira anche per la concorrenza serrata degli altri lanciatori
Questa crisi ha portato i vari Paesi tra cui l’Italia ad esborsi finanziari rilevanti per sostenere Ariane space ed a tale proposito sarebbe interessante conteggiare in particolare i finanziamenti italiani,
Ebbene si affaccia il fatto nuovo che per risollevare le sorti finanziarie di Arianespace: l’Italia è pronta a azioni della Società da un minimo 3% fino ad un massimo del 9% a condizione di avere un ruolo effettivo nella condizione della società in perdita
Ve ne sono reali vantaggi in termini politici. economici e finanziari? Ad oggi non si può sapere.
Ci limitiamo soltanto a rilevare che già agli albori della costituzione dell’Agenzia spaziale italiana, fu avanzata l’ipotesi di entrare in Arianespace e si mise di traverso la Freancia.
Oggi le cose sono mutate perchè è in discussione la floridezza economica di Arianespace?
P.S: una curiosità_ la Francia partecipa al programma Vega?