Richieste di chiarimento parlamentare sugli statuti degli Enti di ricerca

A seguito degli articoli di questo blog del 9,17,e 20 settembre u.s.,si ritiene utile porre in evidenza che la problematica degli statuti degli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR sembra essere seguita con attenzione  in Parlamento, tanto più che i 60 giorni previsti dalla legge per l’approvazione  degli statuti da parte del MIUR sono ormai scaduti o comunque prossimi alla scadenza.

A tale proposito si ritiene utile riportare l’atto ispettivo parlamentare dell’on Tocci.
http://www.camera.it/417?idSeduta=371&resoconto=bt36&param=n4-08680#n4-08680

In esso tra l’altro  si chiede a che punto sia il processo di approvazione/modifica degli schemi di statuto da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e
 
se gli schemi di statuto dei vari enti di ricerca rispondano ad uno schema coerente tra diversi enti di ricerca e in accordo con il decreto legislativo 31 dicembre 2009, in particolare prevedendo esplicitamente negli statuti le specifiche caratteristiche professionali per i ruoli di presidente e componenti dei consigli di amministrazione degli enti di ricerca di designazione governativa nonché le modalità per la selezione e la nomina secondo quanto previsto nello stesso decreto legislativo 31 dicembre 2009;
L’atto ispettivo si richiama inoltre a quanto previsto a chiare note dalla legge di riordino degli Enti e che cioè Il Ministro Vigilante ha ritenuto di non accogliere una serie di condizioni richiamate nella premessa del decreto di riordino e tra queste:
la condizione espressa dalla VII Commissione permanente del Senato circa la possibilità, nella fase di prima attuazione della riforma, per i presidenti di essere rinominati qualora abbiano ricoperto l’incarico medesimo per meno di otto anni in quanto si è accolta una condizione differente, posta sul medesimo comma, dalla VII Commissione della Camera al fine di uniformare il trattamento tra presidenti e componenti dei consigli di amministrazione;
Questa clausola dovrebbe essere ovviamente  rispettata da tutti gli Enti tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana a cui il MIUR sembra  invece propenso a riconoscere  condizioni di specificità che si riflettono anche sulla nomina del Presidente dell’Ente.
E’ evidente che in seguito ognuno, nei rispettivi ruoli, si assumerà le proprie responsabilità nelle sedi competenti.

Lascia un Commento