Come è noto gli Enti pubblici di ricerca sono sotto il controllo della Corte dei Conti. Non è un caso che lo statuto degli Enti di ricerca, come ad esempio l’ASI, preveda che nelle sedute del CDA partecipano il collegio dei revisori dei Conti ed un rappresentante della Corte dei Conti.
Ci si aspetterebbe una vigilanza spedita,. Il tutto tuttavia si esaurisce in una relazione sull’Ente trasmessa in Parlamento sulla gestione e sul bilancio.
L’analisi dell’uso del pubblico danaro da parte della Corte dei Conti viene resa nota, però, con ritardo che anziché ridursi, va progressivamente dilatandosi, con rischio concreto di vanificare qualunque utilità per i pubblici poteri e per i cittadini.
Così pone in evidenza un organo di stampa sindacale dedicato alla ricerca.
Non è un fatto grave che consente agli amministratori ampie libertà di manovra?