Sin da quando è stata istituita l’ASI nel 1988, si parla della necessità di un coordinamento delle attività spaziali a livello unitario presso la Presidenza del Consiglio.
E’ una vecchia ricetta ripresa negli anni da più parti e propinata anche nell’occasione di un convegno dedicato alla politica industriale aerospaziale dal partito democratico in piena campagna elettorale.
Viene sventolata come una panacea a tutti i mali, quando il vero problema è mettere mano all’intreccio che si perpetua da anni tra apparato industriale ed istituzionale.
Le vicende di questi giorni di Finmeccanica, principale destinatario dei fondi ASI,ne sono d’altra parte un’inquietante dimostrazione.
Non esce bene da questa giornata di lavori l’ASI considerata poco autorevole ed efficiente e non sufficientemente credibile a livello internazionale..
Una volta superata la campagna elettorale rimarrà qualche cosa di queste proposte o tutto rimarrà invariato , eccetto alcuni movimenti di poltrone?