Nazioni Unite: la questione della compravendita di armi.

La montagna ha partorito il topolino?
Dopo anni di attesa e frenetiche trattative ispirate a bizantinismi diplomatici, l’ONU ha partorito l’accordo sulla compravendita delle armi convenzionali che prevede che gli Stati che abbiano aderito emanino leggi nazionali sull’export di armi convenzionali vietando di fornirle a paesi sotto embargo, dove sono stati perpretati genocidi o altri crimini  contro l’umanità o a gruppi terroristici.
Pertanto il trattato non ha alcun potere vincolante , ma è soltanto un invito alla trasparenza da parte dei Paesi aderenti,
L’accordo su cui molti hanno plaudito riguarda peraltro i principali sistemi d’arma e resterebbero escluse le munizioni e le componenti d’armi . le armi da fuoco che non sono di esclusivo uso militare, le armi elettroniche,radar satelliti ed i trasferimenti d’armi  che vengono fatti all’interno di accordi governativi, programmi di assistenza e cooperazione militare.
Insomma la decisione ONU probabilmente non vincolante per i Paesi non aderenti al trattato, sembra di dubbia efficacia.

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