E’ di questi giorni la firma di un accordo quadro tra CNR ed Agenzia industrie Difesa con lo scopo di favorire il riadattamento delle produzioni per uso militare in uso civile, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti ad alta conoscenza destinati al doppio mercato.
Non spesso si parla di questa agenzia che impegna 1200 dipendenti e che ha stabilimenti disseminati in tutta Italia nei settori più disparati dai dolcetti agli amari, dai mobili ai farmaci, dai missili alle energie rinnovabili..
Si riporta integralmente il bilancio 2011 da cui si evincerebbero perdite per 30 milioni di euro.
Ne parliamo anche perché il suo direttore è da lunga data consigliere d’amministrazione dell’ASI.