Nei mesi scorsi abbiamo più volte posto in evidenza carenze della ricerca italiana nel cui ambito vi sono sotto il coordinamento del MIUR ben 12 Enti di ricerca molte volte sovrapponibili tra loro ed alcuni soltanto con organici dotati di pochissimi ricercatori.
Una situazione così abnorme che indusse il Ministro Profumo a proporre un riordino configurato da un solo super Ente e dall’abolizione dell’ASI.
Poi non accadde nulla a causa delle resistenze delle solite lobbies.
La questione è rimasta invariata e la Corte dei conti come riferisce un organo di stampa rileva che gli Enti di ricerca hanno accumulato via via negli anni residui passivi che superano di gran lunga i 500 milioni l’anno.
Debiti che nel 2010 ammontavano a 950 milioni di euro e che nel 2011 si attestano intorno ai 715 milioni di euro
Insomma sono rilevanti le cose che non vanno negli Enti di ricerca in alcuni casi diventatiparcheggi per raccomandati e ridondanti di consulenti.