E’ trascorso quasi un anno e mezzo dal decreto legislativo varato dal Governo sul riordino degli Enti pubblici di ricerca.
Si aspettava per il primo aprile la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale degli statuti degli Enti ormai approvati nella stesura definitiva.
Invece fino ad ora vi è stato un nulla di fatto e gli statuti sono rimasti nel cassetto, dilatando così ancora i tempi della riforma.
Questi sono tuttavia aspetti meramente formali molto meno gravi di quelli sostanziali.
Infatti se si prendono in esame i decreti si rileva che poco o nulla cambia rispetto al passato.
Abbondano i ritocchi formali in merito alla composizione dei consigli d’amministrazione e scientifici, le norme sulle incompatibilità, ma sono poche le modifiche sostanziali.
Se si prende ad esempio lo statuto dell’agenzia spaziale e lo si confronta con quanto previsto dalla legge istitutiva dell’ASi nel 1988 si rileva che i cambiamenti sono marginali in termini di missione dell’Ente.
Eppure in quasi 25 anni lo scenario spaziale ha subito profondi mutamenti oggettivi che richiederebbero anche ridefinizione degli obiettivi e dei compiti dell’agenzia.
Nulla di tutto questo!
Insomma tanto rumore per nulla!
Insomma tanto rumore per nulla!