Diamo informazioni sulla risposta del MIUR all’interrogazione parlamentare presentata nel marzo scorso per sapere quali azioni intendesse prendere il MIUR in ordine alle vicende giudiziarie dell’ASI e di conseguenza alla situazione del CIRA
Riteniamo utile sottolineare parte della risposta ministeriale:
Per venire all’espressa richiesta dell’interrogante, stando alle previsioni normative vigenti, al MIUR non è attribuito alcun potere di vigilanza nei confronti della gestione del C.I.R.A. Né la funzione di vigilanza che questo Ministero esercita nei confronti dell’ASI, in assenza di una puntuale norma attributiva del potere, può considerarsi estesa alle società da essa partecipate, attesa anche la peculiare natura giuridica (privatistica) rivestita da tali società e la presenza, nella compagine societaria, di altri soggetti, pubblici e privati. Inoltre, il Ministero non esercita alcun potere di nomina e di revoca nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione, che è nominato dall’Assemblea dei Soci ed è composto da cinque componenti, di cui uno designato dai Soci Industriali, uno designato dal Presidente della Giunta Regionale della Campania, e tre, tra cui il Presidente, designati dai Soci pubblici quali ASI e CNR. Il potere di revoca dei componenti del Consiglio di amministrazione del C.I.R.A. spetta, quindi, all’Assemblea dei soci al ricorrere dei presupposti previsti dalla normativa vigente.
Insomma il MIUR, secondo gli esperti del MInistero. non esercita alcun potere di vigilanza
strano che il MIUR non eserciti vigilanza nei confronti del CIRA. ha forse abdicato o non è più valido e vigente il
Decreto Ministeriale (MIUR) 24 agosto 1998 prot. n. 305/1998 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 24 agosto 1998 n.196?
Dire che non esercita vigilanza perché non nomina o designa i consiglieri di amministrazione è semplicemente ridicolo.
le disposizioni del DM 305/1998 sono estremamente chiare:
2. Per il monitoraggio del PRORA, per la formulazione di osservazioni e proposte per gli aggiornamenti del medesimo, il Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica istituisce con proprio decreto un’apposita commissione, composta da tre membri designati rispettivamente dai Ministri dell’industria, del commercio e dell’artigianato, della difesa e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica tra i dirigenti delle amministrazioni o tra esperti, da uno designato dalle associazioni delle industrie del settore aerospaziale, dal presidente del CIRA o da un suo delegato, dal direttore generale del competente Dipartimento del Ministero dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica o da un suo delegato, nonche’ da due esperti di nomina del Ministro medesimo, uno dei quali con funzioni di presidente. A parita’ di voti prevale il voto del presidente. Il decreto di cui al presente comma determina i compensi dei componenti la commissione, il cui onere e’ posto a carico dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 4, comma 2.
3. Ulteriori aggiornamenti del PRORA, successivamente all’entrata in vigore del decreto di cui al precedente articolo 1, comma 2, lettera b), possono essere disposti con decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica anche sulla base di osservazioni e proposte della commissione di cui al precedente comma. I decreti possono determinare nuove condizioni concernenti l’assetto societario e gli accordi internazionali da definire per l’ulteriore prosecuzione dell’affidamento del PRORA al CIRA.
4. Il decreto previsto all’articolo 1, comma 2, lettera b), e quelli di cui al comma 3, dettano disposizioni anche concernenti le procedure di scambio di informazioni, di valutazione, di erogazione delle risorse finanziarie, nonche’ i rapporti contabili tra Ministero dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica e CIRA.
5. Lo statuto e il decreto di cui rispettivamente all’articolo 1, comma 2, lettere a) e b), nonche’ i decreti di cui al comma 3 del presente articolo sono comunicati dal Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica al Parlamento.
evidentemente a sua insaputa il MIUR è passata dalla trasparenza alla assenza di azione amministrativa.