Il MIUR ha potere di vigilanza sul CIRA contrariamente alle affermazioni fatte in Parlamento

Saranno rimasti soddisfatti gli estensori dell’interrogazione parlamentare ( Businarolo ed altri) di cui ad un articolo precedente   nell’apprendere  dalla risposta del Governo che “al MIUR non è attribuito alcun potere di vigilanza nei confronti della gestione del C.I.R.A?” A tale scopo si ritiene opportuno  portare integralmente all’attenzione degli estensori dell’atto ispettivo documenti di base che proverebbero invece la piena competenza del MIUR in materia di vigilanza e cioè il decretto ministeriale del 1998 di disciplina del CIRA e l’ultima relazione della sezione di controllo della Corte dei Conti
Da una lettura attenta si evince  tra l’altro che:
In caso di inadempienze che impediscano la realizzazione degli obiettivi definiti dai decreti di cui all’articolo 1, comma 2, lettera b), e di cui all’articolo 2, comma 3, di sensibili deviazioni dai limiti relativi ai costi necessari per il conseguimento degli obiettivi, determinati dai predetti decreti, nonche’ di modifiche alla struttura societaria e di accordi internazionali non conformi allo statuto o alle disposizioni contenute nei decreti medesimi, il Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica, sentita la commissione di cui all’articolo 2, comma 2, puo’ con proprio decreto revocare l’affidamento del PRORA al CIRA e disporre le modalita’ regolamentari per la selezione di altro soggetto attuatore del programma in conformita’ alla normativa vigente.

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