E’ ormai ufficiale !
Il Regno Unito avrà una propria Agenzia per il coordinamento delle attività spaziali.
Il nuovo organismo (UK Space Agency) avrà un ruolo ampio che va dalla politica spaziale, alla rappresentanza in ambito internazionale.
In tal modo il Regno Unito, al momento, quarto in Europa in termini di finanziamenti spaziali dopo Francia, Germania ed Italia si allinea a questi Paesi nel dotarsi di un coordinamento unico di controllo.
L’Agenzia spaziale Europea che vede questi Paesi come i principali finanziatori non può che esserne soddisfatta perché non può che scaturirne una politica più incisiva in ambito europeo da parte dei principali Paesi.
Stando alla lettura degli scarni comunicati ufficiali, l’Agenzia del Regno Unito dovrebbe dipendere dal Ministero della scienza ed innovazione ed essere dedicata quindi agli aspetti di ricerca e sviluppo delle attività spaziali.
Non diversamente dall’Agenzia spaziale italiana il cui ruolo di ricerca è stato recentemente rinforzato dal decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca in vigore dal 16 febbaio us.
Che poi l’Agenzia spaziale italiana si occupi soltanto di programmi scientifici e innovativi è tutto da discutere.
Certamente non sarebbe in linea con il dettato legislativo se finanziasse la seconda generazione Cosmo-Skymed ,ormai rientrante nel dominio delle attività operative e commerciali, al pari dei satelliti di telecomunicazione.
Vi sarà coerenza al riguardo o il Ministero della pubblica istruzione, Università e ricerca sarà di diverso avviso?