Candidati in orbita

In questi giorni ha avuto molta risonanza nei media  la permanenza in orbita dei due astronauti italiani entrambi militari.
Il  Sommo Pontefice ed il nostro Presidente della Repubblica   hanno salutato con gioia questo evento collegandosi con la stazione Spaziale e dialogando con i nostri astronauti : in particolare Roberto Vittori ha  messo in
evidenza, parlando con il Papa ,  secondo quanto è stato  riportato che

“Blu è il colore del nostro pianeta, blu è il colore del cielo, blu è anche il colore dell’Aeronautica militare italiana, l’organizzazione che mi ha dato l’opportunità di entrare nell’Agenzia spaziale italiana prima e quindi nell’Agenzia spaziale europea””
Ed allora?
Quale maggiore viatico potrebbe essere per uno dei nostri astronauti a candidarsi a Presidente dell’Agenzia spaziale Italiana, di cui è imminente il rinnovo dei Vertici?
Sarebbe d’altra parte coerente anche con la tendenza, di cui si è parlato in questi giorni, verso la militarizzazione dello spazio italiano, in considerazione anche del fatto che il più consistente programma in atto è il sistema duale Cosmo-Skymed.
Questa vuole essere  tuttavia soltanto una provocazione orientata ad incentrare l’attenzione sul ruolo dell’Agenzia Spaziale Italiana che ha bisogno
di presidenti autorevoli con  elevate competenze scientifiche e manageriali.
Potrebbe essere  sufficiente essere astronauti?

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