MIUR ed INAF stanno lavorando a pieno ritmo per il radiotelescopio più grande del mondo: lo Square kilometer array Sarà un network caratterizzato da un 1 chilometro quadrato di area di raccolta, un grande campo di vista, un’estensione di alcune migliaia di chilometri, e tecnologie innovative per ricevitori, trasporto ed elaborazione del segnale e calcolo.
Vi saranno migliaia di grandi antenne e milioni di ricevitori radio, distribuiti tra le regioni desertiche dell’Africa e del Western Australia, che ne faranno una straordinaria arma per studiare l’evoluzione dell’Universo, la gravità e la materia oscura e gli enigmatici e vasti campi magnetici.
Undici sono i Paesi impegnati nella realizzazione del radiotelescopio e tra questi si dovrà scegliere il Paese che sarà sede del quartiere generale e che espleterà il coordinamento politico e tecnico dell’operazione.
Un Paese candidato è l’Italia ( l’altro è il Regno Unito) che ha candidato Padova come sede del quartiere generale.